Disturbi del Comportamento Alimentare

I Disturbi del Comportamento Alimentare sono caratterizzati da comportamenti inerenti l’alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo e che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale.

Anoressia Nervosa

L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato dal rifiuto di mangiare e da una notevole perdita di peso a cui si lega il costante timore di poter ingrassare.
Uno dei vissuti maggiormente angoscianti per le persone con tale disturbo è legato all’errata percezione del proprio corpo, vissuto costantemente come inadeguato; la valutazione di se stessi e la propria autostima sono incentrati in modo predominante o esclusivo sulla propria capacità di controllare peso, forma del corpo e alimentazione. Ogni fallimento in questo senso è seguito da sensi di colpa, autocritiche e svalutazioni che portano ad intensificare le condotte patologiche legate al disturbo.
La continua attenzione sulla forma e il peso del corpo condizionano tutta l’esistenza e il comportamento di chi ne soffre, danneggiandone in modo significativo sia la salute fisica che il funzionamento psicologico e sociale.
Per evitare di ingrassare, viene attuata tutta una serie di accorgimenti tipici quali seguire una dieta ferrea, fare esercizio fisico in maniera eccessiva, indursi il vomito etc. La perdita di peso, inoltre, si può accompagnare a problemi fisici derivanti dall’inadeguata alimentazione che possono portare ad una serie di complicanze mediche. Spesso le persone hanno gravi difficoltà sia nei rapporti amicali poiché evitano situazioni sociali, in particolare quelle legate al mangiare, sia nei rapporti familiari, spesso caratterizzati da liti e conflitti. Si possono presentare anche problemi in ambito scolastico e lavorativo legate alla difficoltà di concentrarsi, che vanno ad incidere in maniera negativa sulla valutazione di sé. Con l’aumento della perdita di peso, infatti, la concentrazione, la memoria e la capacità di giudizio critico diminuiscono, mentre si accentuano sempre di più le emozioni negative, l’iperattività, l’irritabilità, l’asocialità e i disturbi del sonno. Nei casi in cui vi sia un’evoluzione cronica o, comunque, una perdita di peso superiore al 25%, e/o complicazioni mediche è necessario il ricovero ospedaliero. Tale disturbo è, quindi, caratterizzato da un’anomalia nel modo in cui vengono percepiti il peso e la forma del proprio corpo accompagnata da una persistente perdita della capacità di valutare la gravità dell’attuale perdita di peso.


Si identificano due sottotipi:
– Con Restrizioni durante gli ultimi tre mesi
– Con Abbuffate/Condotte di Eliminazione durante gli ultimi tre mesi

Bulimia Nervosa

La Bulimia Nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da frequenti abbuffate, ossia episodi in cui le persone assumono grandi quantità di cibo e avvertono una sensazione di perdita di controllo, seguiti da un intenso senso di colpa e vergogna. Le abbuffate, infatti, sono vissute in genere con estrema vergogna e disagio; spesso sono associate a momenti di solitudine, di stress, sensazioni di vuoto o di noia ed il cibo viene rapidamente ingerito in maniera impulsiva ed eccessiva.
A tali episodi seguono dei comportamenti di compenso finalizzati a prevenire l’aumento del peso, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi e l’esercizio fisico eccessivo.
E’ inoltre presente una continua ed estrema preoccupazione per la forma e il peso del corpo, legata ad valutazione di sé incentrata in maniera predominante o esclusiva su questi due domini. Tale timore instaura un circolo vizioso di mantenimento del problema che tende ad autoperpetrarsi tra la preoccupazione del peso, dieta ferrea, abbuffate e condotte di compenso. La dieta ferrea e la restrizione calorica, infatti, tendono ad aumentare la probabilità del verificarsi delle abbuffate a cui seguono le condotte di compenso e un aumento del senso di inadeguatezza, vergogna e colpa.
I soggetti bulimici generalmente hanno un peso normale, rendendo maggiormente difficile l’identificazione del disturbo (rispetto all’anoressia in cui il forte sottopeso favorisce l’individuazione del problema).


Per la Bulimia Nervosa possiamo trovare due sottotipi:
-con condotte di eliminazione: durante l’episodio di Bulimia Nervosa la persona presenta regolarmente vomito autoindotto o uso inappropriato di lassativi, diuretici, ecc.
-senza condotte di eliminazione: durante l’episodio di Bulimia Nervosa la persona presenta regolarmente altri comportamenti compensatori inappropriati, quali digiuno o esercizio fisico eccessivo, ma non si dedica regolarmente al vomito autoindotto o all’uso di lassativi, diuretici, ecc. 

Tale disturbo provoca una serie di conseguenze negative sulla vita degli individui sia da un punto di vista fisico che psicologico. Nel primo caso l’uso di diuretici e lassativi e le altre condotte compensatorie possono provocare una serie di complicanze mediche, quali scompensi dell’equilibrio elettrolitico con serie ripercussioni a livello cardiaco, renale, cerebrale. Da un punto di vista psicologico può provocare una serie di ripercussioni sull’umore quali tristezza e depressione, ansia, irritabilità, senso di inadeguatezza. Le persone con bulimia nervosa tendono ad evitare situazioni sociali in cui è implicato il mangiare, oltre a manifestare difficoltà nel lavoro e nello studio e alta conflittualità relazionale, fattori che vanno ad aggravare il senso di inadeguatezza e di scarso valore personale.

Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder)

Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED) è un disturbo alimentare caratterizzato da ripetuti episodi di abbuffata, in cui i soggetti assumono una grande quantità di cibo, superiore a quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e circostanze, accompagnata dalla sensazione di perdita di controllo. A differenza della Bulimia Nervosa, tali episodi non sono seguiti da condotte compensatorie inappropriate. Chi soffre di questo disturbo, inoltre, tende a mangiare in maniera eccessiva anche al di fuori delle abbuffate. Tali soggetti presentano spesso, per questa ragione, condizioni di sovrappeso o di obesità che determina marcato disagio e bassa autostima. La ricerca ha, infatti, evidenziato come le persone affette da tale disturbo abbiano un’incapacità generale di regolare l’alimentazione sia durante le abbuffate che al di fuori delle stesse, mostrando un’alimentazione caotica (elemento che li distingue dal paziente obeso).
Mentre nella Bulimia Nervosa vi è una stretta relazione tra la restrizione alimentare e le abbuffate, nel BED sembra che questo legame non sia presente ma che gli episodi di discontrollo alimentare siano una risposta a stati d’animo che il soggetto non riesce a gestire, come per esempio la noia, la tristezza, la solitudine e la rabbia (emotional eating). Il mancato controllo, il peso elevato e la valutazione negativa di sé vanno ad instaurare un circolo vizioso di mantenimento del problema, oltre a favorire una valutazione di sé come inadeguato incentrata sul peso e sulla forma corporea.
Il Disturbo da Alimentazione incontrollata ha una serie di conseguenze negative sulla vita degli individui che ne soffrono, sia da un punto di vista fisico, a causa delle complicanze mediche dovute al sovrappeso, sia da un punto di vista psicologico. Le persone infatti spesso si vergognano del proprio stile alimentare, e possono sviluppare una serie di sintomi quali ansia e depressione, oltre che isolamento sociale dovuto all’evitamento di situazioni sociali legate al cibo o per il fatto di essere troppo grassi.

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